Comunicare...

A chi crede che si possa ancora comunicare...inviare messaggi...in illimitate direzioni, fra illimitati pensieri, verso chi vive se stesso, insieme agli altri, con illimitata fiducia nell'Amore!

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lunedì 27 aprile 2009

25 aprile...fiori, creatività, Amore e...Libertà!





GRANDE GIORNATA A FIRENZE!


Abbiamo visitato il Giardino dell'Iris (con le sue tante varietà di "giaggioli" , dagli incroci particolarissimi),



la Mostra dei fiori al Giardino dell'orticoltura (con infinità di piante e colori mozzafiato) ed il Dragone e, infine, la Mostra dell'artigianato alla Fortezza da Basso (con notevoli idee da apprezzare)!














Insomma un bell'abbinamento tra bellezza della natura, entusiasmo della creatività umana, il tutto incorniciato dall'Amore e dal Sole!

mercoledì 22 aprile 2009

Earth day...AUGURI nostra madre Terra!


Oggi si festeggia il 40° anniversario dell'Earth Day, il giorno della Terra!

Questa particolare giornata è dedicata alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientaliste, sulle azioni di protezione del nostro pianeta, inoltre da diversi anni è anche l'occasione per ricordare, educare e informare su tutte le problematiche che attanagliano la Terra: inquinamento, carenza d'acqua, specie in estinzione, risorse rinnovabili e ecosistemi deboli.

AUGURI a te grembo che ci ospiti che, come una mamma, ci vuoi bene nonostante noi, spesso, ti maltrattiamo!

venerdì 17 aprile 2009

En alegrìa comiendo Paella...qué rica!












Un pranzo speciale con le mie allieve del Corso di Spagnolo dell'Università dell'Età Libera: tapas de pescado, Tortilla de patatas-cebolla y...Paella...mmmhhh qué rica!

Un Gracias immenso a tutte loro per la loro amabilità e per il loro entusiasmo e un Gracias al cocinero Carlos...davvero bravo!

Hasta la pròxima vez Amigas mìas!

Quattro amiche insieme...quando ci si vuol bene!




Quando ci si vuol bene, ritrovarsi è davvero un piacere!

Insieme a Lucia, Sabrina ed Elisa per una cenettina succulenta, prevalentemente di pesce, da Bube a Terranuova Bracciolini.

Spaziando fra vari argomenti, commentando, riflettendo e ridendo..."vara de luz" permettendo, eheheh!

Hasta pronto guapìsimas!

giovedì 16 aprile 2009

Aiuti per il terremoto...riflettiamo!


Voglio inserire nel mio blog questa lettera che mi ha fatto riflettere molto e mi fa riflettere ancora...Il mio aiuto pro-terremotati l'ho dato prima di leggerla...sinceramente non so se dopo averla letta continuerò a farlo, fermo restando che rispetto i disagi ed il dolore di chi ha subito quest'evento!

"MA IO PER IL TERREMOTO NON DO NEMMENO UN EURO..."
di Giacomo Di Girolamo

Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al cost o di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.

Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nul la. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese. E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurez za degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.

C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno? Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?

Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.

A vrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.

Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima? Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

Ecco, nella nostra città, Marsala, c’& egrave; una scuola, la più popolosa, l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto. Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terre moto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.

Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.

Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.

E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia. Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso. Come la natura quando muove la terra, d’altronde.

martedì 14 aprile 2009

Venerdi e sabato Santo, Pasqua e Pasquetta...splendide giornate!















Quattro giorni intensi e bellissimi: Venerdi Santo e Sabato Santo a Verona con Giancarlo, Pasqua a Sitorni (Ar) in famiglia e Pasquetta con mia nipote Judith ed il mio Amore in visita al Giardino dei Boboli a Firenze!

Giorni all'insegna della serenità, delle bellezze naturali e culturali, del buon cibo e dell'Amore! Voglio ringraziare Dio per questo!

In tutto questo benessere, non ho dimenticato chi ha dovuto trascorrere delle giornate di festa soffrendo...in particolare le persone colpite dal terremoto in Abruzzo.

lunedì 6 aprile 2009

Mezza giornata libera? Andate a Fiesole!



















Se avete una mezza giornata libera e vi va di fare una gita fuori porta, vi consiglio vivamente di andare a visitare Fiesole!
A parte la splendida vista di Firenze dalla collina del paese, Fiesole offre gioelli culturali da visitare: le sue Terme e l'Anfiteatro romano, la sua Cattedrale ed il suo centro storico, il convento francescano arroccato tra i sassi, i suoi musei ed il buon cibo!

Una bella passeggiata che, nella stagione primaverile, è incorniciata dai giaggioli in fiore! Se poi siete con il vostro Amore...tutto diventa unico!

sabato 4 aprile 2009

"Ridiamoci sopra"...a teatro con l'UNIL!













Nel Teatro Pietro Aretino di Via Bicchieraia ad Arezzo, ieri sera, venerdi 3 aprile 2009, si è tenuto lo spettacolo "Ridiamoci sopra", interpretato dal gruppo teatrale dell'Università dell'Età Libera "Aldo Spitaleri".
La compagnia teatrale si è riproposta quest'anno con grande entusiasmo con una serie di sketches che descrivevano ed evidenziavano i difetti della nostra società, facendoci sorridere dei nostri difetti e delle nostre manie!

Complimenti a tutti gli attori in scena (Nora, Anna, Onofrio, Maria Grazia, Risvana, Ciro, Marinella, Pina, Pilar, Giorgetta e Bruno), alla rammentatrice Lala, al pianista Mauro ed alla regista Giovanna Fiorentini e un grazie carico d'Amore a Giancarlo che mi ha accompagnata ed ha riso con me durante lo spettacolo!

giovedì 2 aprile 2009

6° e 7° parte di Spagnolo all'UNIL...hasta el pròximo octubre!


Si è conclusa la 6° e 7° parte del Corso di Lingua Spagnola all'Università dell'Età Libera.

I partecipanti mi hanno salutata omaggiandomi con una serie di prodotti di bellezza al papavero (qué maravilla..."Amapolaaaaaa...linda amapolaaaa", eheheh!), scrivendomi un bigliettino delizioso, che voglio condividere con voi: También si somos estudiantes bastante poco diligentes, nos gustarìa seguir adelante con este género de recorrido que hemos hecho contigo. Por ahora, te damos las gracias y hasta luego cuanto antes. Amapolas para nuestra "chica escabrosa"!

Còmo no emocionarse??? Un GRACIAS a todos de corazòn! Hasta el pròximo octubre!

Associazione Italiana per i Diritti dell'Infanzia

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