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venerdì 15 ottobre 2010

KAIZEN...UN VIAGGIO A TEMPO INDETERMINATO CHE SEGUE IL FLUSSO DEL CAMBIAMENTO






Un Seminario a Bologna fatto da una persona con più 80 anni in gran forma, Masaaki Imai, antesignano della filosofia KAIZEN...una come me che si occupa di evoluzione, non poteva mancare!

CHANGE FOR BETTER!

Ecco il mio articolo in merito, pubblicato sulla rivista PsicoLab, CLICCA QUI o leggi qui:

Grazie al Programma Internazionale di Sviluppo delle Competenze Economiche e Manageriali del CTC di Bologna, ho avuto la possibilità di incontrarmi faccia a faccia con Masaaki Imai, antesignano (ora ottantenne) e leader della diffusione della filosofia Kaizen, quella del cambiamento/miglioramento continuo, che prevede il presupposto del movimento e l’aggiornamento, attivando le risorse delle persone per creare efficacia operativa, mettendo in azione il loro entusiasmo e la loro creatività.

Occupandomi di evoluzione, considero il Kaizen come un interessante approccio da conoscere e applicare e Masaaki Imai mi ha fatto comprendere quale sia la domanda centrale nel modo di pensare Kaizen: c’è una maniera migliore per fare le cose?

Questo è il punto di partenza che porta a creare una nuova attitudine verso la continua ricerca e lo sviluppo del valore, eliminando per contro, ciò che non dà valore (Muda).

A questa domanda, se ne aggiunge un’altra: come ottenere risultati eccellenti col minimo investimento?

Masaaki Imai risponde, fornendoci alcuni principi:

- immergendosi nella realtà per avere dati reali e non, al contrario, dati fabbricati tramite i report di altri. In altre parole, andando sul Gemba (sul campo nel quale si svolgono le attività) e dando una buona occhiata. Domandandosi poi “in che modo l’azione viene svolta? esiste un modo più semplice?” e utilizzando le risorse che già esistono nel modo migliore.

- Controllando il Gembutsu, ovvero l’oggetto reale del quale si parla (gli strumenti, i materiali, gli scarti, gli interlocutori, i clienti, ecc…), tenendoli in ordine e rimuovendo le cause radice di un eventuale problema, minimizzando ed eliminando i Muda, vale a dire le attività che non aggiungono valore (le domande da porsi in questo caso sono: questo strumento mi serve? quello che faccio è utile? per quale motivo questo strumento non funziona?)

- Avendo uno standard che sarà mantenuto con l’autodisciplina, ogni giorno, con chiunque e dovunque, impegnandosi e beneficiando dei vantaggi, fino a quando non si stabilirà uno standard nuovo, che sarà il punto di partenza per un ulteriore cambiamento, seguendo il flusso di un processo.

Masaaki Imai ci ha parlato, non di un insieme di tecniche, bensì di uno schema mentale rinnovabile, il lungo viaggio del Kaizen! Questo schema produce risultati, mettendo in pratica una strategia di miglioramento… i piccoli cambiamenti che condizionano la globalità!

2 commenti:

mauro ha detto...

Del Kaizen ne avevo sentito parlare a grandi linee. Grazie delle tue spiegazioni, chiare e semplici, come sempre.
Non sono entrata in graduatoria al tu corso, mi è dispiaciuto. Al prossimo!

serena ha detto...

E' una filosofia cosi semplice ma, come sempre, le persone tendono a complicarsi le cose e non ci applichiamo.
Grazie comunque per farci conoscere queste cose meglio.
Ci vediamo sabato.

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